“Ci riserviamo di comunicare in seguito tutte le nostre argomentazioni sull’opposizione all’asse, perché necessitano di uno spazio ampio e variegato, ma vorremmo intervenire da subito su uno dei principali scempi che questa opera provocherà”.
 Lo scrive Michelangelo Di Beo (segretario Unione Inquilini Viareggio).
“Il progetto – scrive – prevede la demolizione di una palazzina con all’interno 9 famiglie, per lasciare spazio ad una strada in mezzo alla pineta. Crediamo che solo queste poche ultime righe riflettano la totale assurdità di questa operazione, ma specifichiamo alcuni punti per i quali intendiamo batterci a fianco degli abitanti di questa palazzina:
  1. Progettano di buttar giù una casa senza nemmeno avere il buon senso di consultare i proprietari di casa
  2. Credono di poter comprare le persone per il loro fini speculativi e di potere, promettendo un’altra casa a queste famiglie, senza pensare che una casa non è una macchina che si cambia dopo qualche anno, ma è il luogo dove la vita di una persona nasce e si esaurisce, con tutti gli affetti e i bisogni legati.
  3. Sempre più persone sono senza casa o rischiano di finire in mezzo ad una strada, facendo aumentare il bisogno abitativo sociale della cittadinanza; loro come soluzione propongono di demolire case invece che utilizzarle.
  4. Violano il nostro diritto sacrosanto di essere padroni della propria vita e delle proprie scelte
  5. Da sempre chiediamo la requisizione di immobili privati in abbandono e loro ci rispondono che non possono farlo, però per far passare l’asse sono in grado di espropriare proprietà private.
  6. Favoriscono come sempre la logica del mattone e delle grosse ditte immobiliari.
  7. Si sottraggono al confronto di chi vedrà distrutta la propria casa per il solo volere autoritario di questa giunta.
  8. Se anche riuscissero a convincere qualche famiglia ad andarsene in cambio di una casa migliore, ci opporremo ugualmente all’abbattimento della palazzina.
  9. Utilizzate i soldi per rendere sicure le abitazioni, per destinare le risorse alle infrastrutture per il quartiere e per la palazzina stessa, per le scuole e contro il degrado, per far fronte all’emergenza abitativa e sociale.
“Caro Sindaco e giunta tutta, o ritirate immediatamente la demolizione della palazzina o troverete barricate e corpi di fronte alle ruspe e come ci insegna la Val Susa, sarà dura a toglierci di lì”.
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